di Antonio Scardino
Mi chiamo Antonio Scardino e sono medico di base a Piandimeleto nonché coordinatore di postazione di guardia medica notturna a Mercatino Conca. O almeno lo ero. Ho appena dato le dimissioni. Per lunghi anni ho lavorato giorno e notte nello splendido Montefeltro e sono in pieno contraccolpo psicologico per la perdita del contatto con i pazienti e l’imminente trasloco. In attesa di andare altrove, con la mia numerosa famiglia.
Sento di avere fatto la cosa giusta a dare le dimissioni. Sono stanco e vado via. Un medico ha un piccolo mondo e un suo punto di vista fra i milioni possibili. Eppure, credo che sia utile scrivere di questo mondo per una riflessione.
In questi anni ho vissuto e lavorato in luoghi splendidi e pittoreschi, dove però il procedimento mafioso dei meccanismi lavorativi è la normalità acclarata. I pazienti si vendono da un medico all’altro, i dirigenti amministrativi fanno il bello e il cattivo tempo con i soldi pubblici, i piccoli personaggi da scrivania diventano dei giganti senza alcuna autorevolezza che decidono di un territorio e delle persone che ci vivono, talvolta inventando regole inesistenti pur di affermare il loro piccolo potere. I medici svogliati, furbi, dal comportamento indecente restano al loro posto indisturbati, difesi dall’omertà e la connivenza di un’inerte dirigenza. Così, talvolta, l’abuso di ufficio, il peculato, la calunnia, la volgarità nel rivolgersi ai pazienti, il nepotismo e la corruzione diventano fatti normali. Ma normali non sono. Mi sono rivolto al tribunale di Urbino per non cedere al meccanismo omertoso, ho scritto articoli, e sono stato isolato. Da soli non si va da nessuna parte ed è facile soffocare le poche voci dissonanti. Basta rendergli la vita burocraticamente impossibile e, se lavori giorno e notte, il burn out è assicurato. In questi anni non ho mai visto un dirigente, neanche avvertito la presenza, non mi sono sentito difeso: come se non ci fossero. Nello sbando l’assistenza pubblica diventa scadente e i personaggi volgari e arroganti assurgono a piccoli califfi di zona. Una grande paura di vedere ciò che non va e cambiare, questo vedo; e le miriadi di declinazioni di tale fenomeno si traducono nella scarsa qualità del servizio, nella meschinità del compromesso, nell’accettazione passiva dell’elemento nepotistico, mafioso, contorto: poiché tutto sarà difficile se non pieghi la testa; e tutto filerà liscio se sei un amico, se stai zitto, se rubi un po’ anche tu e se stai nel giro giusto. Secondo me manca solo un po’ di coraggio di affrontare ciò che è sbagliato come se fosse davvero sbagliato e cambiare di conseguenza, senza possibilità di interpretazione, sfumatura o soluzione sorridente e accomodante. Ma di questo passo sarà per le generazioni a venire, forse. Io adesso vado a cercare altrove un posto giusto per me. Un caro saluto ai pazienti di Piandimeleto, che per sempre resteranno nel mio cuore: Leo, Carla, Delia, Cassiton, Flora e il suo amato Giulio che ci ha lasciati da pochissimo e tutti gli altri; persone per bene, che meritano un’assistenza sanitaria almeno decente, offerta da persone che abbiano ben presente la missione della salute pubblica. Spero che un giorno avranno un medico come si deve, più coraggioso di me.
Antonio Scardino
Belle parole, ma ora ai tuoi “cari” pazienti di Piandimeleto, soprattutto quelli “scappati” da XXX, dopo lo scandalo ricette false, ci chi pensa? Ci siamo ritrovati e siamo tutt’ora senZa medico di base, le sembra una cosa normale nel 2015?
Mi chiamo Antonio Scardino e firmo quello che scrivo e sottoscrivo quello che faccio. Per prima cosa, lei come si chiama? Quello che non trovo normale nel 2015 è che nessuno va ai carabinieri, o alla asl, o ai vigili urbani, o al tribunale di urbino, come faccio io. Scappare non serve, serve lottare. Io non faccio belle parole, caro mio, ma fatti, a differenza di lei. Io ho subito un processo di sei anni, ancora non concluso, e ho lottato ogni giorno sottraendo tempo ed energia alla mia famiglia. Lei cosa ha fatto di concreto, oltre a scappare dal suo medico indecente? Lo chiedo senza spocchia, sorridendo e senza astio. Ma la domanda è questa: abbiamo quello che ci capita? O quello che ci meritiamo? Antonio Scardino
Io posso solo ringraziare il dott. Scardino per quello che ha fatto, sia per me ma soprattutto per mio figlio. Spero di essere capitata in buone mani, come lo ero quando c’era lui!
Buona fortuna dott. Antonio Scardino
Antonella cara… Sapesse che dispiacere immenso andare via… Ma per me non c’era futuro, diventavano sempre più aggressivi e io ho tre figli… Abbracci cari a Lei e a suo figlio!! Sorrisi. :-D AS
Buongiorno, è con immmenso dispiacere che leggo le sue sacrosante parole, Lei è un grande uomo e un grande dottore e io e le mie figlie vogliamo ringraziarla per la sua umanità e competenza. Ha avuto il coraggio di lottare finora e remare contro corrente. Purtroppo anche noi, in qualità di pazienti, non riusciamo ad ottenere mai giustizia, in quanto le nostre segnalazioni sono vane perché sempre prive di “prove schiaccianti”. In attesa di giustizia e sperando in un suo glorioso ritorno, le auguro di trovare un posto accogliente dove le diano la possibilità di dimostrare chi è ed auguro a noi che il dottore che andremo a scegliere sia onesto come lei. Un fraterno abbraccio a lei e alla sua famiglia
Dopo aver letto le sue righe di rammarico per la brutta esperienza vissuta durante il breve periodo di esercizio della professione nella nostra comunità, voglio esprimerle tutta la mia solidarietà in modo che in certi momenti difficili della propria vita uno non debba sentirsi isolato, sconfortato e sconfitto. La situazione dove lei si è trovato è stata ampiamente da lei descritta con schiettezza e per questo voglio ricordare che a Piandimeleto in passato eravamo assistiti da un medico, il Dott. Cattarozzi, che aveva il coraggio di prendersi le proprie responsabilità professionali. Si faceva carico di lunghe camminate in situazioni climatiche difficili pur di prestare assistenza e conforto ai propri pazienti, sopportando fatica e stanchezza a qualsiasi ora del giorno, perché lui era consapevole che un ammalato ha bisogno di cure ma anche di poter contare sulla disponibilità del medico. La prima volta che ci siamo incontrati ho visto in lei quella figura di medico presente nei miei ricordi. Caratteristiche che nei medici attuali sono spesso assenti, perché presi solo dal riscuotere un buon stipendio con il minimo impegno.
Strano che le amministrazioni locali non abbiano riflettuto sul fatto che i propri cittadini preferiscano evitare tali fannulloni locali facendosi assistere da medici di altri paesi. Io sono consapevole di aver perso l’occasione di avere fra di noi un buon medico. Spero che lei abbandoni la decisione di andare via dalla nostra zona, comunque se sarà costretto a farlo, fortunati saranno i nuovi pazienti che l’avranno come medico.
Auguri a lei e alla sua famiglia.
Ti stimo/ho fatto sempre come te/ti voglio bene/coraggio/e…grazie!
Scusate ma i professionisti che vengono a Piandimeleto risentono sempre dell’influsso malefico delle “voci di paese” ?
A dire il vero scrivo a Lei DOTTORE in quanto mi dispiace sentire che se ne va dal nostro paesello, ma credo che un medico per 2000 paesani sia sufficiente, anche considerato che i comuni confinanti la strada provinciale sono entrambi piccoli.
In ogni caso a scanso di equivoci devo segnalarle che scrivere su un blog pubblico le sue disavventure senza entrare nei dettagli non le fa fare bella figura, e la equipara ai suoi “pochi” clienti, in questo senso…
Ben più remunerativo sarebbe stato per lei venire qualche volta ad una partita di pallone, oppure farsi vedere anche solo per una partita a carte in pizzeria oppure al bar. Lo dico perchè parliamo di un paese dove le persone si incontrano appunto in questi luoghi, e non su WordPress, Facebook, Twitter…
Qui chi svolge funzione di twitter soprattutto con gli anziani più malati (clienti appunto) è solo il PARROCO… il quale anche per le disavventure “amorose” del Dott. XXX patteggiava pure lui (il parroco) per lei… ma niente… non c’è stato nulla da fare.
Probabilmente il dottor XXX è più esperto di lei, inoltre (giustamente) si è fin dall’inizio protestato INNOCENTE (nella “bega” Farmacista-Medico che poteva un pochetto agevolare lei) tanto che si è rivelato veramente innocente ed anche la Procura lo ha scagionato da qualsiasi addebito riguardo la eventuale truffa.
Ciononostante LEI non è riuscito ad approfittare delle circostanze.
UN CONSIGLIO SPASSIONATO: LA PROSSIMA VOLTA CHE VA A FARE IL MEDICO DI BASE SI FACCIA VEDERE DI PIU’ NELLA CITTADINA DOVE ESERCITA… FORSE QUESTO E’ STATO IL SUO PROBLEMA, E NON IL MALAFFARE, LA MAFIA, LA CAMORRA, ECC…ECC… COME LEI VORREBBE OGGI… FARCI CREDERE.
Le auguro buona fortuna, ovunque troverà posio per esercitare la sua professione. Ne avrà proprio bisogno.
INTERVENTO DEL MODERATORE: tutte le persone sono libere di esprimere liberamente e senza censure il loro pensiero. Chiediamo solo che vengano evitati nomi espliciti di persone coinvolte nei fatti. Pertanto, come abbiamo appena fatto, elimineremo i nomi in questione. Grazie
Guardi Egr. Sig. MODERATORE che è rimasto qualche nome in giro…
quello del Dottor Cattarozzi ad esempio…
meglio che se fa una cosa la fa uguale per tutti.
Grazie.
Suggerisco, se posso, di usare YYY per questo altro professionista.
Vi ringrazio molto dei commenti, che trovo assai preziosi. Le lusinghe fanno bene, i commenti di stima scaldano il cuore, le critiche aiutano a riflettere e i consigli vanno considerati sempre, se si vuole migliorare. Quindi, ringrazio tutti voi. In particolare, essere paragonato all’Emerito Dott. Catarozzi, – che è rimasto nel cuore delle persone per la sua umanità e professionalità, – è motivo per me di grande motivazione a fare sempre meglio. Ringrazio. Io ho voluto bene ai miei pazienti e gliene vorrò per sempre. Lo scambio reciproco che c’è stato è stato per me prezioso, mi ha fatto crescere come uomo e come medico. Sto imparando a fare il medico nel modo migliore e ho ancora molto margine di miglioramento, le splendide persone che ho incontrato mi hanno aiutato tutti i giorni a capire le cose della vita e di me stesso, oltre che a suggerirmi come fare meglio il mio mestiere. Io nomi non ne ho fatti e non ne faccio nemmeno ora: il mio è un racconto, una narrazione, uno spunto di riflessione basato su fatti concreti, che tutti sanno e per i quali nessuno reagisce in modo secondo me almeno sufficiente; sono solo opinioni le mie… Quello che scrivo è quello che accade oggi in molte realtà e non ho mai scritto o detto cose in vita mia “contro” qualcuno, ma solo per criticare e per utilizzare le mie idee (che possono essere discusse e cambiare) al solo e unico fine di vedere la realtà e migliorare il modo di fare le cose. In Italia non c’è il reato di opinione, per fortuna. C’è la libertà di espressione. Quindi grazie a tutti per le vostre opinioni e un particolare ringraziamento ai miei pazienti e amici di Piandimeleto, che resteranno sempre, sempre, sempre nel cuore mio e della mia famiglia. Antonio Scardino :)
Parlando di XXX è stato abile a non mettere il nome ma ha scritto abbastanza riguardo a lui:
“Lei cosa ha fatto di concreto, oltre a scappare dal suo medico indecente? Lo chiedo senza spocchia, sorridendo e senza astio. Ma la domanda è questa: abbiamo quello che ci capita? O quello che ci meritiamo? Antonio Scardino”
Comunque è Pasqua e non è il caso di polemizzare e, forse, non sa che è reato parlare male del medico che si sostituisce.
Una canzone per tutti gli amici e le persone che mi vogliono bene: una melodia gradevole dal testo eloquente! Sorrisi e felicità :-D
George Brassens – Quand on est con, on est con: https://www.youtube.com/watch?v=zMALuEYxK6U
Le auguro di trovare un posto dove ci siano meno bigotti e meno lamentosi in piazza.
Mi spiace essere venuta a sapere troppo tardi di particolari scomodi, che hanno portato alle sue dimissioni….
La gente è brava a mormorare ma di fatto non agisce. Sono furiosa.