The rooftop concert 50 anni dopo

The rooftop concert 50 anni dopo di Vincenzo Oliva   Non avrei mai pensato di dover suonare per dei comignoli. La lapidaria constatazione di George Harrison alla vigilia del concerto che i Beatles tennero sul tetto del palazzo al 3 di Savile Row, la sede della loro casa discografica, sintetizza in modo esemplare la situazione

Di |2019-01-28T11:17:49+01:0028 Gennaio, 2019|Contributi|0 Commenti

Fumo

Fumo di Lady Tora Mi sono alzato presto stamattina. Mi sono seduto qui, davanti alla vetrata della cucina. Dà sul giardino. Io sono la terza generazione che la mattina guarda l'albero di mandarino, il pero, gli iris selvatici, le calle e le rose da questa vetrata. Amo sedermi qui e meditare. Sì, dico meditare perché

Di |2018-05-22T13:59:29+02:0022 Maggio, 2018|Contributi|0 Commenti

La giornata della Memoria labile

La giornata della Memoria labile di Lady Tora Passano gli anni e le testimonianze dirette diventano sempre meno, sempre più labili, sono quasi sibilo in un mondo che urla e revisiona. Questa memoria che umanizza gli aguzzini come fossero tutti ragazzi problematici, adolescenti ribelli che imbrattano muri e non assassini che mandavano innocenti a morire

Di |2018-01-25T14:07:01+01:0025 Gennaio, 2018|Contributi|0 Commenti

Lui

Lui di Chiara L'EditorA Tutti nascondono qualcosa che nella vita li ha cambiati: una gioia, un dolore, un evento particolare ma lei nascondeva qualcosa in più. Sì, lei non era come gli altri, dentro i suoi occhi aveva un fuoco particolare, non era forte, non era vivo, anzi, si potrebbe dire somigliasse a un fuoco

Di |2016-12-19T15:30:51+01:0019 Dicembre, 2016|Contributi|0 Commenti

Chissà

Chissà di Chiara l'EditorA Ti sei ritrovato lì, a terra, intorno a te il nulla. Quel nulla assurdo, fatto di luce e di gente che ti cammina attorno senza vederti e tu lì, sempre più impalpabile in mezzo a tutti quei rumori. Gli occhi bruciano, la gola è arida, il petto ti scoppia. Tutto è

Di |2016-12-14T22:49:22+01:0014 Dicembre, 2016|Contributi|0 Commenti

Niente

di Chiara (L'EditorA) Passano le giornate, uguali tra loro, differenti solo per il rumore che hanno: alcune hanno il suono della pioggia, altre il rumore del vento, altre ancora urlano incazzate le loro ragioni attraverso i tuoni. Io sono sempre qui, le sento, le subisco, fantastico e provo a immaginare come sarebbe stare lì fuori.

Di |2016-11-26T16:50:03+01:0026 Novembre, 2016|Contributi|1 Commento
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