Le parolacce di Dante Alighieri

 13,50

Un saggio di Federico Sanguineti

Descrizione

Un libro di

Federico Sanguineti

Introduzione di Moni Ovadia


codice isbn 9788885798175 - pagine 98 - Euro 13,50

 

Pensando al Centenario del ’21,
in quattordici brevi anzi brevissimi
capitoli, si affronta apertamente

il problema, qui colto in vari aspetti,
di come Dante, accanto alle parole,
non esiti ad usare parolacce

come “merda”, “puttana” e così via,
che han precisa fonte nella Bibbia.
Ma accanto a parolacce dell’Autore

si aggiungon parolacce dei copisti:
in un mix di parole e parolacce
consiste insomma il vertice poetico

della letteratura in lingua nostra,
un Poema nel quale il sommo Dante
si imbatte di continuo nel conflitto

fra nobili, borghesi e proletari,
che sorge per l’appunto al tempo suo.
Legger Dante significa pertanto

entrare in un mondo sconfinato:
dall’inferno che è società corrotta
in cui la parolaccia è dominante,

su fin nel paradiso in cui Beatrice,
che è donna in carne e ossa pur nel sogno,
assegna in dono a Dante un’altra voce.

 

 

Indice

Il Divin Poeta delle parolacce di Moni Ovadia

1. Chi mescola parole e parolacce
2. Le parolacce dalla Bibbia in poi
3. Le parolacce prima e dopo Dante
4. Le parole ridotte a parolacce
5. Poema di parole e parolacce
6. L’Inferno Egitto delle parolacce
7. Parolacce all’inizio del Poema
8. Parolacce maschili o femminili
9. Parolacce corrette da Beatrice
10. Parolacce e parole per Cristina
11. Le parolacce aggiunte dai copisti
12. Parolacce cercate dai filologi
13. Parolacce dantesche e non dantesche
14. Parolacce apparenti nel Poema

Poscritto dopo tante parolacce

Informazioni aggiuntive

Dimensioni14 × 21 cm
isbn

9788885798175

Copertina

L'immagine in copertina è di Federico Sanguineti

dimensioni

14×21 cm

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