Loris è morto e sua madre è stata condannata a trent’anni. Il popolo della rete esulta un po’ contrito pensando che la pena sia troppo leggera e sogna le pire che ardevano ai tempi della caccia alle streghe.
In Francia è crollato un balcone, son morti quattro ragazzi e altri quattordici son rimasti feriti. Cioè, c’erano diciotto ragazzi sul balcone!
“Vaccini di scarsa qualità prodotti in Malawi da una organizzazione no profit, non stanno evitando la morte, nel silenzio della comunità internazionale, dei bovini delle popolazioni Masai che, senza il loro bestiame, rischiano di estinguersi. Lo hanno denunciato questa mattina a Bari alcuni rappresentanti dei Masai che vivono tra il Nord della Tanzania e il Sud del Kenya, incontrando il sindaco del capoluogo pugliese, Antonio Decaro” (ANSA)
È morto il partigiano che portò il duce a Piazzale Loreto e con lui è morto un altro pezzo di memoria, quella che via via ci sta lasciando; quella che sta diventando un minuzioso lavoro di revisionismo, in cui la dittatura era cattiva sì, ma solo perché c’era chi la provocava, però faceva anche tante cose buone.
La Procura di Roma, nell’ambito del processo a carico di ex Capi di Stato ed esponenti delle giunte militari e dei servizi di sicurezza di Bolivia, Cile, Perù e Uruguay in carica tra gli anni ’70 e ’80 ha chiesto trenta ergastoli e un’assoluzione. Già, perché tra le tantissime vittime, di cui 30 mila scomparse, ce n’erano 23 italiane e ancora attendono giustizia.
Una splendida Mercedes 450 SLC del 1976 è in questi giorni in vendita attraverso il sito di aste on-line Catawiki. Era l’auto di Silvana Mangano ed è stata valutata poco più di 28.000 euro. Non è una notizia degna di nota ma mi ero stancata di buttar giù solo tragedie.
I ragni ci sentono. Eh, sì. I ragni ci ascoltano pur non avendo le orecchie e questa cosa mi inquieta non poco. Ci sentono attraverso la peluria che hanno sulle zampe e riescono a percepire i nostri movimenti a distanza di tre metri. Io già immagino il bastardo nascosto che mi ascolta e trama contro di me.