Questo nuovo anno è appena iniziato e, da buon razionale (sempre il nuovo anno) ci ricorda che non cambierà niente, perché le nostre menti e mentalità rimarranno ancorate e arenate ai nostri sani principi e valori (parole con le quali amiamo tanto riempirci la bocca).
Troveremo ancora belle parole come se la sono cercata, se si veste in quel modo, cosa pretende? e così in  salita, una scalata di francesismi via via sempre più raffinati. Perché non è importante che tu faccia o meno qualcosa, sarai sempre colpevole, anche solo per aver provocato reazioni in un altro essere. E se malauguratamente ti venisse il desiderio di denunciare, sicuramente sarai malata di vittimismo o di esibizionismo, perché quand’è successo si vedeva che ti piaceva.
Già, magari quando hai subìto eri paralizzata dalla situazione, forse non pensavi che quella persona, tanto vicina a te, sarebbe potuta arrivare a tanto e non ci credevi, non pensavi facesse sul serio. O quello sconosciuto che ti ha presa e ti ha bloccata, braccata come una preda. Cosa fare un questi casi? Dimenarsi, forse sì, rischi o ti salvi, o star lì ferma, prima o poi finirà. TUTTE SCUSE. Ti è piaciuto, si vedeva e magari sei anche una rovina famiglie, perché lui era sposato e tu l’hai provocato, facendolo arrivare a fare ciò che un esemplare padre di famiglia mai avrebbe pensato di fare.
E quando si giustificano le piccolezze, le parole “scherzose” come zoccola, dette tra una risata e l’altra, perché una donna, qualsiasi cosa abbia fatto, sarà sempre una zoccola, qualsiasi carriera avrà fatto, ce la siamo trovata lì perché l’ha data sicuramente a qualcuno (letto con questi occhi anche rivolto all’astronauta Cristoforetti). Peggio ancora se la carriera è accompagnata da bellezza estetica, perché essere belle è una colpa, ma lo è anche essere una persona qualunque. Quindi, care donne, mettetevi l’anima in pace, in qualunque modo vada e in qualunque modo siate fatte, qualsiasi sia la vostra carriera: è sempre colpa vostra.